Secondo le ultime indiscrezioni sembra proprio che YouTube, dal prossimo anno, sostituirà gli spot di 30 secondi che, adesso, non possono essere skippati con dei mini video pubblicitari di 6 secondi. Il formato degli spot da 20 secondi invece rimarrà invariato e, le stesse pubblicità, non potranno essere saltate. Oggi infatti l’unico modo per utilizzare la piattaforma di Google senza sorbirsi la pubblicità è la sottoscrizione a Youtube Red, disponibile a circa dieci dollari al mese, ma non ancora sbarcato in Italia.
Il competitor numero uno, chissà come mai, è sempre Facebook e non è stato certo a guardare. Per insediare YouTube, infatti, ha già stretto accordi con alcuni editori per inserire nei video degli spot in mid-roll e rispettare quella che abbiamo ribattezzato “la regola dei 20 secondi”. Gli spot non potranno apparire nel video su Facebook se non saranno passati 20 secondi dall’inizio del video. E 20 secondi dovranno essere lunghi anche gli spot durante i live video, a patto che la diretta sia su una pagina con duemila o più fan, sia iniziata da almeno 4 minuti e gli spettatori collegati in simultanea siano come minimo 300. Certo: gli spot durante le dirette, già attivi su Facebook Live andranno ad aggiungersi agli Instant Articles come strumento di monetizzazione. Ma la sfida appare in salita. Tuttavia, vista la vocazione da cannibale che contraddistingue Facebook la lotta, c’è da giurarci, sarà senza quartiere. Staremo a vedere.
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